Cosa si rischia ad usare software senza licenza? Una domanda che in tanti si saranno fatti e per la quale potrebbe essere prezioso l’aiuto di un avvocato esperto di diritto di autore a Roma, un avvocato capace di fare chiarezza nella giungla dei programmi pirata.
A volte con leggerezza in alcune aziende si utilizzano programmi pur non avendone la licenza, magari ignorando, o sottovalutando, i rischi a cui si va incontro.
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Un avvocato per fare chiarezza sui software senza licenza
A fissare i paletti in questo campo, i software senza licenza per cui può risultare utile rivolgersi ad un avvocato, ci ha pensato la sezione specializzata in materia di impresa del Tribunale di Venezia.
Con la sentenza numero 1472 del 12 ottobre 2020, ha condannato una società ed il suo amministratore delegato per via dell’utilizzo, da parte dei dipendenti, di programmi per elaboratore privi di licenza.
Programmi pirata? Chiedi aiuto ad un avvocato
A scoprire l’utilizzo di programmi pirata è stata la verifica a sorpresa disposta in base ad un provvedimento di descrizione ed accertamento del Tribunale.
Alcune software house a stelle e strisce avevano rivelato la presenza di numerosi propri programmi sui pc situati nei locali dell’azienda. I software erano sprovvisti di licenza, quindi si trattava di programmi pirata e qui può risultare prezioso il contributo di un legale.
L’importanza del parere di un avvocato esperto in diritto d’autore
L’intervento di un legale, il supporto di un avvocato in caso di software senza licenza, può rivelarsi molto importante, in quanto nel caso riportato siamo di fronte ad una violazione degli articoli 1 e 64-bis della legge.
Quale legge? Quella sul diritto di autore, dunque risulta utile poter contare sull’intervento di un avvocato esperto in diritto d’autore a Roma.
La richiesta di risarcimento danni
Le aziende statunitensi si sono mosse nei confronti della società e del suo amministratore delegato, instaurando un giudizio di merito e chiedendo l’accertamento degli illeciti, l’inibitoria dell’uso del software, la loro cancellazione e la pubblicazione della sentenza. Non solo.
Hanno chiesto anche la condanna al risarcimento dei danni, sempre da parte sia della società che dell’ad.
Programmi pirata? No, grazie
Il Tribunale di Venezia ha riconosciuto che una società ed il suo amministratore delegato devono assicurarsi della piena liceità dell’utilizzo delle risorse, comprese quelle software.
E questo è venuto meno, in quanto i programmi pirata erano installati su molti pc, dunque erano uno strumento di lavoro diffuso, e c’è stato anche un tentativo di cancellarli per occultarli. Non solo.
La società si occupa di progettazione, produzione e commercializzazione di macchinari automatizzati, quindi i software erano indispensabili per l’attività. Questo aspetto ha reso ancora più grave l’utilizzo di programmi pirata.
L’iniziativa dei dipendenti
Secondo il Tribunale, anche se fossero stati i dipendenti ad installare software senza licenza, società e ad non potevano comunque non sapere, in quanto il ricorso a programmi pirati ha consentito un risparmio per la società.
Perché rivolgersi ad un avvocato
Abbiamo iniziato chiedendoci cosa si rischia ad usare software senza licenza.
Si comprende facilmente come possa risultare determinante il contributo di un avvocato nel caso di software senza licenza, di programmi pirata, di violazione del diritto d’autore.
Sono, infatti, tante le sfaccettature di un caso del genere, magari una leggerezza che però può costare cara. Nella vicenda riportata, infatti, il Tribunale ha condannato in solido società e amministratore delegato al risarcimento del danno patrimoniale da lucro cessante, quantificato in misura pari al valore delle licenze per programmi abusivamente utilizzati, nonché del danno morale, quantificato in una somma pari al danno patrimoniale.
Fare le cose in regola è giusto e conviene, anche perché non mancano gli incentivi, come riportato sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico. E non mancano le novità, come il Voucher digitalizzazione.