L’avvocato per il piano di rientro o il saldo e stralcio del debito: quando è meglio non firmare e rivolgersi ad un avvocato cassazionista o ad uno studio legale a Roma.
In questo post cerchiamo di capire cos’è un piano di rientro, così un saldo e stralcio e quali sono i pro ed i contro al momento della firma di una di queste scritture.
Attenzione, è un tema trasversale, che si pone con le peculiarità del caso tanto in materia di diritto bancario, quanto di diritto tributario e previdenziale (rottamazione e rateizzazione sono dei piani di rientro), di locazioni e sfratti, quanto in materia di liti con imprese fornitrici di energia e gas, quanto ancora in ogni tipo di rapporto personale o aziendale.
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Cos’è un piano di rientro?
Si parla di piano di rientro da un debito con riferimento ad ogni accordo tra un debitore ed un creditore per regolare le modalità di estinzione del debito stesso in modo rateale.
Un piano deve specificare:
- numero di rate;
- ammontare delle rate (con eventuali maxirate di acconto o saldo);
- scadenze di pagamento delle rate.
Principalmente i piani di rientro riguardano rapporti con le banche, con il fisco, ma anche con fornitori o per ogni posizione in cui sia maturata una debitoria significativa.
Che cos’è un accordo di saldo e stralcio?
Si parla di accordo di saldo e stralcio quanto debitore e creditore si accordano per un pagamento parziale.
Il creditore, a fronte di un’offerta immediata, accetta uno sconto significativo sull’importo che vanta nei confronti del debitore.
Spesso è possibile ottenere degli sconti significativi, soprattutto quando i crediti sono stati cartolarizzati o ceduti a società di recupero del credito che hanno interesse a capitalizzare subito.
Cosa conviene tra piano di rientro e saldo e stralcio?
E’ impossibile dire cosa conviene tra piano di rientro e saldo e stralcio.
Ed infatti dipende dal caso concreto, dalla disponibilità attuale del debitore e dalle sue prospettive future di incassi.
A volte avendo una disponibilità contante da offrire immediatamente si possono ottenere risparmi significativi, altre volte lo sconto offerto dal creditore è basso e conviene pagare a rate.
Quali sono i pericoli alla firma di un piano di rientro?
La firma di un piano di rientro comporta dei rischi, e ciò può suggerire di rivolgersi ad un avvocato o a uno studio legale prima della firma.
In particolare ci sono casi dove il credito dell’altra parte è incerto, o difficilmente dimostrabile, o ancora richiederebbe lunghe cause civili per essere accertato.
In questi casi, firmare un piano di rientro significa riconoscere il proprio debito (idoneo ad ottenere un titolo esecutivo in una successiva fare di lite).
Ciò potrebbe comportare un significativo svantaggio dal punto di vista processuale o della leva nelle future trattative sulle modalità di pagamento.
A volte la banca potrebbe utilizzare il piano di rientro per costringere il cliente ad uscire da un rapporto di affidamento, e quindi per far diventare il fido su conto corrente un mutuo (oltre che per ottenere un riconoscimento del debito).
A volte il piano di rientro potrebbe contenere anche clausole penalizzanti, come rinunce e transazioni.
Quali sono le conseguenze della firma di un piano di rientro?
Il saldo e stralcio può essere un accordo semplice ma non vanno prese con leggerezza quali possano essere le conseguenze della stipula di un piano di rientro saldo e stralcio.
Un piano di rientro è un riconoscimento del debito, ed in quanto tale non sarà possibile rimettere in discussione in fatto che quelle somme sono dovute.
Dunque con la firma del piano di rientro si cristallizza la situazione debitoria; ne desumiamo che:
- un piano di rientro va firmato solo dove si è sicuri di poter onorare tutte le scadenze;
- un piano di rientro va firmato ricordandosi che non libera di fideiussori e condebitori (magari soci o familiari);
- un piano di rientro firmato con una banca o una finanziaria non comporta la cancellazione della segnalazione in centrale dei rischi, con la conseguenza che il debito sarà ancora visibile a lungo e si continuerà ad essere considerati cattivi pagatori.
Cosa fare quando ricevi una lettera da parte di una società di recupero del credito?
Quando ricevi una lettera da una società di recupero del credito è opportuno cercare di comprendere come comportarsi per limitare i danni o addirittura cogliere l’occasione per cancellare il tuo debito.
La lettera della società di recupero del credito dovrà indicare principalmente:
- da cosa deriva il credito, e quindi se da una fornitura di energia, gas o magari per altre ragioni;
- a quanto ammonta il credito;
- i dati relativi la cessione del credito, e quindi gli estremi dell’atto con il quale la società di recupero crediti ha acquistato lo stesso credito, oppure se sta agendo per conto del creditore principale.
Dopo aver ricevuto la comunicazione occorrerà cercare di comprendere quanto tempo è passato dal maturare del credito per valutare l’eventuale prescrizione, attività che impone di valutare anche la presenza di eventuali atti interruttivi.
Dopo aver esaminato le possibilità di contestare con successo il credito, si potrà valutare di contestare la pretesa della controparte o di cercare la via transattiva per la ricerca di un accordo bonario.
Rateizzazione e Rottamazione Equitalia nel 2022?
Nel 2022 sono stati riaperti i termini per il pagamento della rateizzazione e della rottamazione Equitalia, la procedura viene comunemente chiamata come Rottamazione Quater.
In pratica, chi ha richiesto una rateizzazione o una rottamazione delle cartelle esattoria ed è decaduto dal piano rate, per non aver pagato alle relative scadenze, può chiedere di essere di nuovo ammesso alle rateizzazioni.
Si tratta di misure straordinarie, giustificate dal fatto che moltissimi contribuenti hanno smesso di pagare per causa a loro non imputabile durante l’emergenza Covid.
I termini per l’adesione alla domanda di rottamazione e poi per i pagamenti della rottamazione equitalia sono previsti per il 30/4/2022, il 31/7/2022 ed il 30/11/2022.
Col il pagamento della rottamazione è prevista anche l’estizione delle procedure esecutive in corso da parte dell’Agenzia Entrate Riscossione.
Definizione Agevolata Equitalia 2023
Con la legge finanziaria 2022 sono state approvate nuove norme in materia di definizione agevolata per i debiti con Equitalia.
Le norme di rilievo sono diverse, anche se molti si aspettavano misure più coraggiose dal nuovo governo.
Viene previsto:
- lo stralcio dei debiti sotto i 1.000,00 euro;
- la possibilità di pagamento in 4,5 anni dei debiti Agenzia Entrate, con stralcio di tutte le sanzioni;
- la possibilità di definire i contenziosi pendenti con sconti che dipendono da come sono andate le sentenze nei precedenti gradi di giudizio (si paga il 40% se il contribuente ha vinto in prima grado ed il 10% se il contribuente ha vinto in secondo grado).
Decreto Omnibus 2023 e saldo e stralcio
Durante il mese di agosto 2023 si è a lungo parlato di una norma – contenuta nel decreto omnibus – che avrebbe previsto una possibilità allettante per tutti i debitori il cui credito risulta ceduto a società di recupero del credito.
Secondo tale norma, dopo che la banca o la finanziaria hanno ceduto il credito (detto “deteriorato” o “NPL”) ad una società di recupero del credito, tale soggetto cessionario sarebbe stato tenuto a concedere un saldo e stralcio al debitore.
In questo saldo e stralcio la società cessionaria avrebbe potuto guadagnare al massimo il 20% rispetto al prezzo di acquisto del credito.
Questo significa che se la società di recupero del credito ha comprato la posizione debitoria a 10 mila euro, il debitore avrebbe diritto di procedere al saldo e stralcio con il pagamento di 12 mila euro.
La norma non è tuttavia stata poi inserita nel testo definitivo della legge.
Cosa succede se decado da un piano di rientro?
In caso di decadenza da un piano di rientro, e quindi di mancato pagamento di una o più rate, ci possono essere gravi conseguenze.
E difatti il piano di rientro può prevedere la “decadenza dal beneficio del termine” il che significa che il creditore – a fronte del mancato pagamento anche di una sola rata – può pretendere il pagamento dell’intero importo dovuto fino alla fine del piano di ammortamento.
Non è escluso che un piano di rientro decaduto possa essere rimesso in piedi, ma dipende anche dalla volontà del creditore.
Abbiamo quindi visto che piani di rientro e saldo e stralcio sono tanto fonti di problemi quanto possibili opportunità per creditori e debitori, purché sfruttati correttamente e con la piena comprensione di cosa si sottoscrive (che si tratti di debito bancario, di energia o gas, di diritto tributario e così via).
Se hai un problema in materia di piani di rientro o saldo e stralcio e cerchi uno studio legale a Roma di avvocati cassazionisti, inviaci la documentazione del tuo caso per una prima valutazione senza impegno.