La prescrizione dei crediti fiscali e previdenziali: quando potresti avere bisogno di un avvocato che si occupi di diritto tributario o previdenziale a Roma o a Milano.
Se anche tu hai ricevuto un accertamento, una cartella o un altro atto da parte dell’Agenzia delle Entrate, da parte dell’Agenzia Riscossione (ex Equitalia) o da parte dell’Inps, sei sulla pagina giusta per capire come ti devi comportare, o altrimenti leggi la nostra guida al cittadino.
Entro che termine possono essere impugnati gli atti dell’Agenzia Entrate Riscossione?
Questi atti possono essere impugnati, a seconda dei casi, in 20, 40 o 60 giorni dalla loro notifica, quindi affrettati a trovare un professionista che ti possa assistere. Decorso il termine per l’impugnazione l’atto diventa definitivo e non più impugnabile.
In quanto tempo si prescrivono i crediti fiscali e previdenziali?
Uno dei più frequenti motivi di contestazione delle pretese del fisco è rappresentata dalla prescrizione (v. sito inps).
Difatti i crediti dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, si prescrivono secondo diversi termini a seconda del tributo o del contributo di cui si discute:
- i crediti INPS relativi alla previdenza e all’assistenza: si prescrivono in 5 anni;
- crediti IRPEF, si discute se si prescrivano in 5 o 10 anni;
- le cartelleper ICI e IMU si prescrivono in 5 anni;
- i crediti per BOLLO AUTO si prescrivono in 3 anni;
- i debiti per TARI (in precedenza detta Tarsu, Tia e Tares) si prescrivono in 5 anni.
Le cartelle esattoriali in arrivo nel 2021 dopo la sospensione corona virus
Nel 2020 non si sono notificate cartelle esattoriali a seguito delle leggi che hanno previsto la sospensione dell’attività di riscossione.
L’agenzia delle Entrate nel 2021 dovrà iniziare a notificare queste cartelle ai contribuenti.
La sospensione dell’attività di riscossione ha comportato che tutti i termini in corso nel 2020 sono stati sospesi e quindi per calcolare se è decorso il termine di prescrizione dovrà tenersi a mente questa proroga.
La differenza tra prescrizione e decadenza dell’Agenzia delle Entrate dall’attività di riscossioni
La prescrizione è cosa diversa dalla decadenza del fisco dal proprio potere di accertare maggiori suoi crediti.
La legge prevede dei termini entro i quali l’Agenzia Entrate deve porre in essere le sue attività di riscossione, pena la decadenza.
L’accertamento ad esempio va posto in essere nel termine di 5 anni pena decadenza.
E quindi ad esempio in tema di tributi locali, tra l’accertamento e la notifica della cartella esattoriale devono passare non più di 3 anni.
Se hai ricevuto un atto da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, o hai scoperto l’esistenza di un fermo amministrativo o di un’ipoteca sul tuo immobile, puoi contattare il nostro studio per una prima consulenza senza impegno.