L’estinzione anticipata del finanziamento e della cessione del quinto: quando ti serve un avvocato cassazionista che si occupi di diritto bancario a Roma o a Milano?
Come ottenere la restituzione delle commissioni pagate sulla cessione del quinto dello stipendio o della pensione (cd. CQS)?
Aderisci alle nostre class action per il rimborso delle commissioni anticipate nella cessione del quinto.
@avv.marcellopadovani Cliente Risarcito Per 12.000 euro In Abf. #cliente #clienterisarcito #12milaeuro #abf #truffa #spoofing #difendere #avvocato #avvocatocassazionista #avvocatopadovani ♬ suono originale – Avv. Marcello Padovani
Hai chiesto l’estinzione anticipata della cessione del quinto?
Se anche tu hai chiesto l’estinzione di un finanziamento personale o di una cessione del quinto, ricorda che hai diritto ad una riduzione degli interessi e dei costi sostenuti per il finanziamento.
E’ quindi davvero possibile chiedere ed ottenere il recupero delle commissioni sulla cessione del quinto.
Questo perchè al momento dell’estinzione anticipata (o al momento del rinnovo del finanziamento per un importo maggiore) le banche e le finanziarie conteggiano talvolta interessi e commissioni in un modo scorretto.
Quali somme devono essere rimborsate a seguito della estinzione della cessione del quinto?
I nostri giudici e l’Arbitro Bancario Finanziario erano giunti a dire che con l’estinzione anticipata il consumatore doveva ricevere il rimborso delle commissioni e delle spese cosiddette “recurring”, cioè di quelle che maturavano di volta in volta nel corso del rapporto, mentre non dovevano essere rimborsate le spese “upfront” ovvero quelle dovute per iniziare il rapporto (il tutto come già spiegato nel nostro precedente post).
Tutto è cambiato a seguito della sentenza Lexitor della Corte di Giustizia dell’Unione Europea n. 383/2018 dell’11/9/19, secondo la quale devono essere rimborsate tutte le spese (anche quelle upfront) secondo la proporzione tra durata prevista e durata effettiva del finanziamento.
E quindi ad esempio, per un piano di ammortamento di 10 anni: se estinguo il quinto anno dovrò avere il rimborso della metà delle spese upfront e non pagare alcuna spesa recurring per il periodo dal quinto al decimo anno.
Cosa vuol dire credito al consumo
Nei contratti di credito ai consumatori vi rientrano: il prestito non finalizzato, prestito finalizzato (o “credito collegato”), l’apertura di credito in conto corrente, carta di credito revolving, la cessione del quinto dello stipendio. Quando si parla di “credito ai consumatori”, il legislatore introduce forme di tutela non previste in altri tipi di finanziamento come espressamente si evince dal Codice del consumo. Non può parlarsi di credito al consumo nei casi espressamente previsti dall’art. 122 del Testo unico bancario, anche se concesso ai consumatori e per finalità private, tra i quali:
• il finanziamento inferiore a 200 euro e superiore a 75.000 euro;
• i finanziamenti garantiti da ipoteca su beni immobili, in cui sono esclusi interessi e/o altri oneri, sconfinamenti anche se occasionali del proprio conto corrente.
I finanziamenti più comuni ai consumatori
– Prestito personale non finalizzato**: prestito per esigenze di liquidità, rimborsabile a rate con garanzia. Il finanziatore valuta il merito creditizio del cliente.
– Prestito finalizzato**: prestito per acquistare un bene o servizio, erogato al venditore e rimborsato a rate dall’acquirente. Modulo SECCI riassume informazioni contrattuali, economiche e diritti del consumatore.
– Apertura di credito in conto corrente**: banca offre un importo rimborsabile senza vincoli temporali, con interessi calcolati sulle somme utilizzate.
– Carta di credito Revolving**: credito rotativo per acquisti a rate, con possibilità di riutilizzare il capitale restituito.
– Prestito contro cessione del quinto dello stipendio**: prestito con rata pari a un quinto dello stipendio per lavoratori subordinati, rimborsabile mensilmente.
La sentenza Lexitor della Corte di Giustizia dell’UE
La portata della sentenza Lexitor sulla cessione del quinto è significativa per due motivi:
- la sentenza della Corte di Giustizia è vincolante per i Giudici Italiani;
- la sentenza della Corte di Giustizia ha un’efficacia retroattiva, in quanto di interpretazione della normativa esistente, con la conseguenza che si applica a tutti i finanziamenti in essere ed a quelli già estinti.
l Collegio di Coordinamento dell’ABF ha reso tuttavia da ultimo il 15/10/2021 una decisione che disapplica parzialmente la sentenza Lexitor.
La Normativa incostituzionale del 2021 sulla cessione del quinto dello stipendio
La Novità del 2021 per le cessioni del quinto a disapplicazione della sentenza Lexitor è superata dalla dichiarazione di incostituzionalità di dicembre 2022.
E difatti il cosiddetto Decreto Sostegni bis del 2021, è intervenuto sul Testo Unico Bancario e sull’articolo 125-sexies per affermare che:
«Art. 125-sexies (Rimborso anticipato). – 1.Ilconsumatorepuo’ rimborsare anticipatamente in qualsiasi momento, in tutto o in parte, l’importo dovuto al finanziatore e, intalcaso,hadirittoalla riduzione, in misura proporzionale alla vita residuadelcontratto, degli interessi e di tutti i costicompresinelcostototaledel credito, escluse le imposte.
2. I contratti di credito indicano in modo chiaro i criteri perla riduzioneproporzionaledegliinteressiedegli altri costi, indicando in modo analitico se trovi applicazione ilcriteriodella
proporzionalita’ lineare o il criterio delcostoammortizzato.Ove non sia diversamente indicato,siapplicailcriteriodelcosto ammortizzato.
La normativa del 2021 sulla cessione del quinto ha imposto l’applicazione dei principi della Lexitor per il periodo successivo al 2021 in ogni
La penale di estinzione anticipata della cessione del quinto
L’art. 125 sexies del TUB è stato introdotto nel 2010 per escludere l’applicazione della penale di estinzione anticipata, all’epoca previsto per indennizzare la finanziaria con una somma non superiore all’1% del debito residuo.
Ci si domandava se tale norma si applicasse o meno ai contratti sorti antecedentemente al 2010: la risposta è venuta dal Collegio di Coordinamento ABF del 5/5/2021, secondo cui la norma è applicabile anche ai contratti sorti prima del 2010, se la facoltà di estinzione anticipata viene esercitata dopo il il 2010 (ad esempio nel 2021).
Verso la piena attuazione in Italia della sentenza Lexitor
In Italia deve applicarsi pienamente il criterio pro rata temporis all’estinzione della cessione del quinto, perchè questo discende dalla normativa europea, indipendentemente dall’interpretazione dell’ABF.
Significa che al consumatore vanno restituite tutte le spese e le commissioni relative ai periodi oggetto di estinzione anticipata.
In questo senso da ultimo si è pronunciato il Tribunale di Torino, accogliendo il ricorso proposto in via inibitoria dall’Associazione dei Consumatori Movimento Consumatori.
Con questo provvedimento la SANTANDER CONSUMER BANK S.P.A. è stata condannata ad informare tutti i suoi clienti, dal 2010 in poi, della possibilità di domandare il rimborso degli oneri che non sono stati corrisposti al momento dell’estinzione anticipata.
Da ultimo in senso analogo alla pronuncia del Tribunale di Torino, anche il Tribunale di Milano con le ordinanze n. 27406 e n. 27398 del 3 novembre 2020, rese sempre in via cautelare su procedimenti inibitori verso le Banche AGOS-DUCATO S.P.A e COMPASS BANCA S.P.A.
Se vuoi ottenere il risarcimento del danno subito da Santander, Agos Ducato e Compass e quindi il recupero delle commissioni pagate per la tua cessione del quinto, questa è la strada.
Novità 2022: per la Corte Costituzionale è dovuto il rimborso di tutte le spese anticipate dal consumatore con la cessione del quinto
La Corte Costituzionale con la Sentenza n. 263 del 2022 ha confermato che i consumatori italiani hanno diritto al rimborso di tutte le commissioni anticipate e non godute per il caso dell’estinzione anticipata della cessione del quinto.
E difatti la Corte Costituzionale ha giudicato contraria alla Costituzione la normativa interna sopravvenuta per salvare gli istituti di credito e sabotare gli effetti della sentenza Lexitor in Italia.
l’affidamento che il legislatore ha inteso proteggere è stato quello ingenerato dalla formulazione della norma di attuazione e, in specie, dalla sua interpretazione a livello nazionale, questo certamente non giustifica la violazione degli obblighi che lo Stato ha assunto verso l’Unione europea. Un intervento del legislatore a tutela dei titolari di tale affidamento non poteva (e non potrebbe) incidere sugli impegni assunti con l’Unione europea, né, di riflesso, pregiudicare gli interessi dei consumatori. In ogni caso, vanno anche rammentati i rilievi della Corte di giustizia, secondo la quale i concedenti il credito, da un lato, trovano una tutela nel diritto all’equo indennizzo per l’estinzione anticipata del credito, in base ai successivi paragrafi dell’art. 16 della direttiva (recepiti dal t.u. bancario all’art. 125-sexies commi 2 e 3, poi divenuti 4 e 5) e, da un altro lato, con l’incasso anticipato della somma erogata possono concludere un nuovo contratto di finanziamento.
Il criterio di rimborso degli oneri anticipati nel 2023
Qual’è il criterio di calcolo per il rimborso degli oneri anticipati a seguito di estinzione anticipata della cessione del quinto dello stipendio o della pensione?
I criteri possibili sono due, ovvero quello pro rata temporis e quello “equitativo”.
Il criterio equitativo è stato sposato dall’ABF che con la conferenza dei collegi del 2023 ha dichiarato che gli oneri upfront vanno rimborsati secondo il criterio della curva degli interessi.
Il criterio pro rata temporis è invece quello che appare più corretto a chi scrive, tenuto conto dell’elevato livello di protezione che deve essere garantito ai consumatori.
Il decreto del 2023 e le novità in materia di cessione del quinto
La politica ha apparentemente nuovamente tentato di sabotare l’applicazione della sentenza lexitor alle cessioni del quinto.
Dunque con il d.l. 10 agosto 2023 n. 104, e, con l’art. 27, modificando la norma transitoria contenuta nell’art. 11 octies, comma 2°, del d.l. 25.5.2021, n. 73, è stato previsto che
«Nel rispetto del diritto dell’Unione Europea, come interpretato dalle pronunce della Corte di Giustizia dell’Unione europea, in caso di estinzioni anticipate dei contratti sottoscritti prima della data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto continuano ad applicarsi, fatte salve le disposizioni del codice civile in materia di indebito oggettivo e di arricchimento senza causa, le disposizioni dell’articolo 125-sexies del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, vigenti alla data della sottoscrizione dei contratti; non sono comunque soggette a riduzione le imposte».
La relativa legge di conversione n. 136/23 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 236 del 9 ottobre 2023.
La differenza tra criterio pro rata temporis e curva degli interessi
Ipotizzando un finanziamento con cessione del quinto su 60 rate, in cui gli oneri up front abbiano il valore di 2000 euro, ed ipotizzando l’estinzione anticipata alla trentesima rata (ovvero al 50% del piano di ammortamento), gli oneri da rimborsare sarebbero:
a) di 1000 euro in caso di applicazione del criterio pro rata temporis;
b) di circa 520 euro in caso di applicazione del criterio equitativo (o della curva degli interessi).
Ciò in quanto la curva degli interessi disegnata da un piano di ammortamento alla francese prevede che gli interessi siano più gravosi all’inizio del finanziamento.
Il criterio equitativo ci appare assolutamente inadeguato a tutelare i consumatori.
Qualora anche tu abbia estinto anticipatamente o rifinanziato un mutuo, un finanziamento o una cessione del quinto, contattaci per una consulenza senza impegno sulle modalità per ottenere il rimborso di quanto dovuto.
Nel caso invece tu abbia un altro problema di diritto bancario leggi la nostra guida al link.
in febbraio 2020 ho estinto anticipatamente la cessione del quinto (cessione del 2015) Ma non vogliono dare indietro la quota dell’assicurazione non goduta. Dicono che secondo l’articolo 4 del contratto, rimane in essere per tutta la durata della cessione, anche se è stata estinta. Cioè altri cinque anni. Ho richiesto alla finanziaria (Santander Bank) ed alla compagnia assicuratrice AXA , stessa risposta.
Salve,
anche le spese di assicurazione rientrano tra quelle che devono essere rimborsate secondo il criterio equitativo in accordo con le decisioni ABF.
Il rimborso può essere richiesto anche direttamente alla compagnia assicurativa.
In caso di difficoltà ad ottenere il pagamento andrà presentato reclamo e ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario, possibilmente con l’assistenza di un avvocato specializzato i cause contro le banche.
Qualora abbia bisogno di aiuto ci invii la documentazione della sua pratica ai seguenti recapiti.
Avv. Marcello Padovani
viale Liegi n. 1
00198 – Roma
Email marcellopadovani@avvocatocivilistaroma.it
Tel +39 06 81157583
http://www.avvocatocivilistaroma.it