Sono passati molti anni da un evento che ti riguarda e che ha suscitato clamore?
Continui a trovare su internet il tuo nome associato ad un particolare evento?
Ha provato a cancellare i dati senza successo e cerchi un avvocato o uno studio legale di avvocati cassazionisti a Roma che si occupi di diritto della privacy?
Se anche tu, cercando il tuo nome su internet, ti sei imbattuto in un link (di Google(T) o di un giornale) vecchio e che non interessa più a nessuno, potresti avere diritto all’oblio ed alla riservatezza delle informazioni che ti riguardano.
A volte le informazioni pubblicate sul web da altri hanno anche risvolti di tipo penalistico, e se cerchi un avvocato a Napoli per il tuo problema penale guarda il link al sito dell’avv. Giuseppe Pappa.
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Cosa è il diritto all’oblio
Il diritto all’oblio del soggetto interessato è riconosciuto dall’articolo 17 del Regolamento n. 679/2016 e dall’art. 7 del D.lgs. 196/2003.
Tale diritto prevede che l’interessato possa richiedere al titolare del trattamento la cancellazione dei propri dati personali senza ingiustificato ritardo.
Inoltre, il titolare del trattamento ha l’obbligo di cancellare i dati personali senza ingiustificato ritardo, se uno dei motivi elencati dall’articolo 17 del GDPR, dalla lettera a) fino alla f), sussiste.
Quando c’è diritto all’oblio e alla cancellazione delle proprie informazioni dal web?
In alcuni casi puoi avere diritto all’oblio.
Ed infatti, le questioni il diritto alla libertà d’informazione ed alla cronaca, deve essere contemperato con il diritto di ogni persona a “far dimenticare” i fatti che la riguardano:
- dopo il decorso di un lungo lasso di tempo;
- quando non siano più di interesse o utilità della collettività;
- quando la persona (come te) non abbia un ruolo pubblico o non sia “famosa”.
Questo in attuazione del diritto, di ogni persona, a rifarsi un’immagine pubblica (o una vita) decorso un lungo tempo da una vicenda che lo ha riguardato.
Hai diritto all’oblio e ti domandi come ottenere la cancellazione delle tue informazioni da internet?
Se anche tu ti trovi in una situazione simile e vuoi cancellare un articolo di giornale da internet, puoi:
- rivolgerti a Google(T) per eliminare il link per te pregiudizievole, con la procedura che trovi a questo link;
- rivolgerti alla fonte della notizia, quale il quotidiano o il sito che ha divulgato la notizia;
- rivolgerti al Garante delle Privacy;
- in caso di esito negativo delle attività sopra descritte, fare causa in Tribunale per ottenere la garanzia del tuo diritto all’oblio.
A volte invece il problema sfocia nella diffamazione, quando le informazioni recate su internet sono offese che ledono la tua dignità, il tuo onore ed il tuo decoro anche professionale.
La differenza tra deindicizzazione e cancellazione o correzione della notizia
Rivolgendoti a google puoi ottenere che la notizia non compaia più quando qualcuno cerca il tuo nome, ma non puoi certo ottenere che l’articolo di giornale scompaia.
Ed infatti nulla vieta che quell’articolo, magari pubblicato su Repubblica.it, Corriere.it, messaggero.it e così via possa continuare ad essere presente in una ricerca su bing.com, yahoo.com ecc. o negli altri motori di ricerca esistenti.
Lo stesso articolo poi resterebbe accessibile dal sito in questione, ad una ricerca del tuo nome sull’archivio di quel giornale o magazine che ti menzione.
In tal caso sarà opportuno rivolgersi allo stesso giornale per pretendere la correzione della notizia dove vi siano i presupposti.
Come anche affermato dalla Corte di Cassazione nel 2023, vi è sempre il diritto dell’annotazione della eventuale sentenza di assoluzione ottenuta dalla persona menzionata in un articolo di cronaca nella quale lo stesso era indicato come indagato.
La specifica dell’archiviazione del reato
Il Garante della Privacy ha emesso un provvedimento il 28 settembre che riguarda la riforma normativa entrata in vigore da poco ovvero l’articolo 64- ter disposizioni attuative del Codice di procedura penale.
La norma prevede la facoltà della persona nei confronti della quale è stata pronunciata una sentenza di proscioglimento o di non luogo a procedere o un decreto di archiviazione, di chiedere che sia inibita l’indicizzazione o sia disposta la deindicizzazione sulla rete Internet dei dati personali contenuti nel provvedimento giudiziario
Tuttavia, questa richiesta è soggetta alle limitazioni dell’articolo 17 del Regolamento Ue 2016/679, che stabilisce deroghe al diritto di cancellazione.
Dunque se l’archiviazione è correttamente segnalata nella news, non per forza c’è diritto alla deindicizzazione della notizia se questa è ancora di pubblico interesse.
Il ritardo nella cancellazione della notizia
In caso di ritardo nella cancellazione della notizia potrebbero ricorrere validi motivi per domandare il risarcimento del danno
Il mancato soddisfacimento tempestivo da parte del titolare del sito di un quotidiano online della richiesta di cancellazione o aggiornamento di una notizia pubblicata, può essere considerato un valido motivo per richiedere il risarcimento del danno subito dall’interessato.
La sentenza n. 6116/2023, Corte di Cassazione, ha nuovamente affrontato la questione del bilanciamento tra il diritto all’oblio e l’interesse pubblico, considerando necessario un effettivo e attuale interesse pubblico per giustificare la permanenza di vicende personali del passato sui siti online delle testate giornalistiche.
Secondo la Corte, le testate giornalistiche online sono tenute a risarcire il danno se rifiutano ingiustificatamente di rimuovere o aggiornare le notizie relative ai procedimenti penali.
Tuttavia, il fatto che una notizia relativa a un soggetto coinvolto in un procedimento penale sia ancora presente sul sito di un giornale online, non costituisce un illecito in sé che possa generare il diritto al risarcimento del danno fino alla richiesta da parte dell’interessato.
Dopo la richiesta di cancellazione o correzione invece, l’editore ha l’obbligo di aggiornare la pagina online con le informazioni riguardanti l’esito finale del procedimento, al fine di evitare la permanenza di informazioni non più attuali.
Se quindi ritieni di far valere il tuo diritto all’oblio o alla privacy, e cerchi un avvocato o uno studio legale di avvocati cassazionisti a Roma, contattaci per una prima consulenza senza impegno.