Cartelle esattoriali intestate ai defunti
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Cosa succede alle cartelle esattoriali dei defunti?
Qual è la procedura di cancellazione delle cartelle esattoriali per i deceduti? E qual è il ruolo dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS nella gestione di tali cartelle?
In questo articolo, esploreremo questi argomenti e cercheremo di fare chiarezza su come vengono gestite le cartelle esattoriali dei defunti.
La prima opzione è sempre la rinuncia all’eredità per quei casi in cui il defunto lasci solo debiti, ma attenzione se tu rinunci ereditano i tuoi figli, i quali devono a loro volta rinunciare o sono obbligati ad accettare in caso di minore età.
Cosa succede alle cartelle esattoriali dei defunti?
Le cartelle esattoriali dei defunti possono rappresentare un’incognita per i loro familiari. In caso di decesso, infatti, si potrebbe pensare che le cartelle esattoriali vengano automaticamente annullate.
Tuttavia, la realtà è diversa. Le cartelle esattoriali dei defunti non vengono cancellate automaticamente, ma devono essere regolarmente pagate dagli eredi.
In caso di mancato pagamento, queste cartelle possono essere oggetto di azioni legali da parte dell’Agenzia delle Entrate o dell’INPS.
Pertanto, è fondamentale che i familiari dei defunti siano consapevoli delle procedure e degli obblighi che derivano dalle cartelle esattoriali lasciate dal defunto, al fine di evitare spiacevoli conseguenze legali.
Prescrizione delle cartelle esattoriali per i deceduti: quando si applica?
La prescrizione delle cartelle esattoriali per i deceduti si applica in base alle norme stabilite dalla legge.
Secondo l’articolo 2948 del Codice Civile, il termine di prescrizione per le cartelle esattoriali inizia a decorrere dalla data in cui la cartella viene notificata al contribuente, o dal momento in cui è stato effettuato un atto di riscossione coattiva.
Nel caso dei defunti, il termine di prescrizione può variare a seconda delle circostanze. Ad esempio, se la notifica della cartella è avvenuta prima del decesso, il termine di prescrizione continua a decorrere normalmente.
Tuttavia, se la notifica è avvenuta dopo il decesso, il termine di prescrizione potrebbe essere sospeso o interrotto. È importante consultare un esperto legale per comprendere appieno i tempi e le modalità della prescrizione delle cartelle esattoriali per i deceduti.
Gestione delle cartelle esattoriali dei defunti: ruolo dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS
La gestione delle cartelle esattoriali dei defunti è un compito affidato all’Agenzia delle Entrate e all’INPS. L’Agenzia delle Entrate si occupa della riscossione dei tributi e delle imposte, comprese le cartelle esattoriali, anche nel caso di decessi.
In particolare, l’Agenzia verifica se il debitore defunto ha lasciato eredi che possono essere chiamati a pagare il debito. L’INPS, invece, gestisce le cartelle esattoriali relative ai contributi previdenziali e assistenziali.
Anche in questo caso, l’INPS verifica se ci sono eredi che possono essere chiamati a pagare il debito del defunto. In entrambi i casi, è possibile richiedere la cancellazione delle cartelle esattoriali nel caso in cui sia trascorso il termine di prescrizione previsto dalla legge.
La gestione delle cartelle esattoriali dei defunti è un argomento complesso che richiede una chiara definizione delle procedure e delle responsabilità delle autorità competenti.
Tuttavia, resta ancora aperta la questione di come garantire una cancellazione efficace e tempestiva delle cartelle esattoriali per i deceduti, al fine di evitare ulteriori disagi alle famiglie in lutto. Sarebbe auspicabile un’ulteriore riflessione su questo tema da parte degli enti preposti.
Cassazione e cartelle esattoriali dei defunti
La Corte di Cassazione sentenza n.25315 del 24 Agosto 2022 ha affermato che “Come noto, l’art. 8 del d.lgs. n. 472 del 1997 (rubricato «Intrasmissibilità delle sanzioni agli eredi») prevede testualmente che «L’obbligazione al pagamento della sanzione non si trasmette agli eredi».
Questa Corte ha chiarito, con riferimento al diverso regime successorio delle sanzioni civili rispetto a quelle amministrative, che, mentre le sanzioni civili sono sanzioni aggiuntive, destinate a risarcire il danno ed a rafforzare l’obbligazione con funzione di deterrente per scoraggiare l’inadempimento, le sanzioni amministrative (di cui alla legge 24 novembre 1981 n. 689) e quelle tributarie (di cui alla legge n. 472 del 1997) hanno un carattere afflittivo ed una destinazione di carattere generale e non settoriale, sicché rientra nella discrezionalità del legislatore stabilire, nei limiti della ragionevolezza, quando la violazione debba essere colpita da un tipo di sanzione piuttosto che da un altro.
altre, per le quali opera il diverso principio dell’intrasmissibilità, quale corollario del carattere personale della responsabilità (Cass. 6/06/2008, n. 15067)
Problemi con le cartelle esattoriali
In caso di problemi con le cartelle esattoriali, preoccupati quanto prima del tuo caso perchè i tempi per impugnare gli atti sono molto stretti, ed in caso di ritardo rischi di pregiudicare la tua situazione.
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