L’avvocato Cassazionista a Roma, chi è, cosa fa: tutto quello che c’è da sapere.
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Chi è l’avvocato Cassazionista?
L’avvocato cassazionista è l’avvocato che può seguire principalmente le cause dinnanzi la Corte di Cassazione.
Ogni avvocato difatti all’inizio della carriera non può seguire i giudizi in Cassazione, in quanto si ritiene necessario che si maturi prima una particolare esperienza.
Ricordiamo che la Corte di Cassazione è il più alto organo giurisdizionale, il vertice della giustizia civile, penale e tributaria, e con funzioni di rilievo in materie elettorale, amministrativa ecc.
La Cassazione ha sede solo a Roma, nel “Palazzaccio” di piazza Cavour.
Che cosa fa l’avvocato Cassazionista?
L’avvocato cassazionista è un avvocato “normale” ma con una abilitazione in più che gli permette di seguire qualsiasi causa in Italia.
L’avvocato cassazionista a Roma fino a qualche anno fa aveva nella sua routine quotidiana l’attività d’udienza in Cassazione, per le sue cause e per quelle dei colleghi di tutta Italia che indicavano nel cassazionista a Roma il proprio domicilio per le cause in Cassazione.
Con l’arrivo della pec, del processo telematico e delle udienze a trattazione scritta, le pubbliche udienze in Cassazione ed i “giri” in cancelleria a Piazza Cavour sono molto diminuiti.
Quando serve un avvocato patrocinante in Cassazione?
A volte non si può are a meno di un cassazionista, in quanto questo è l’unico professionista abilitato a presso:
- proporre ricorsi e controricorsi alla Corte Suprema di Cassazione;
- Corte Costituzionale;
- Consiglio di Stato;
- Corte dei Conti.
Come diventare avvocati cassazionisti?
Per rispondere alla domanda su come diventare avvocati cassazionisti, vediamo chi può patrocinare in Cassazione.
Abbiamo detto che non tutti posso patrocinare in Cassazione, perchè serve una abilitazione che solo gli avvocati possono avere.
Per avere questa abilitazione secondo le “vecchie” regole bastava l’anzianità di iscrizione all’albo.
Secondo le nuove regole possono patrocinare le cause in Cassazione solo gli avvocati con una determinata anzianità e che abbiano superato degli esami di abilitazione organizzati ad esempio dal Consiglio Nazionale Forense.
L’avvocato tributarista in Cassazione
L’avvocato cassazionista a volte diventa fondamentale in caso di giudizio in Commissione Tributaria (dal 2022 Corte di Giustizia Tributaria).
E difatti capita che i giudizi tributari siano seguiti nei primi gradi di merito da commercialisti o altri professionisti.
In caso in cui sia necessario il giudizio in cassazione, difatti, i commercialisti dovranno farsi da parte per lasciare la difesa ad un avvocato.
E’ un antico privilegio degli avvocati, che a torto o a ragione restano gli unici a poter interloquire con il più alto organo giudiziario.
La documentazione da produrre con il ricorso per Cassazione
Croce e delizia di ogni avvocato cassazionista è la formazione del fascicolo del ricorso per Cassazione.
In particolare occorre seguire dal 2023 le istruzioni più aggiornate in funzione dell’obbligo di deposito telematico del fascicolo.
Ricordiamo che molte regole che valgono per l’appello non valgono per la Cassazione.
La stessa Corte di Cassazione con la sentenza SS.UU. 4835/2023 ha dato una rilevante interpretazione della documentazione da proporre in appello, interpretazione tuttavia non destinata ad applicarsi al giudizio di legittimità, secondo cui:
“Il principio di non dispersione (o di acquisizione) della prova, operante anche per i documenti – prodotti sia con modalità telematiche che in formato cartaceo – comporta che il fatto storico in essi rappresentato si ha per dimostrato nel processo, costituendo fonte di conoscenza per il giudice e spiegando un’efficacia che non si esaurisce nel singolo grado di giudizio, né può dipendere dalle successive scelte difensive della parte che li abbia inizialmente offerti in comunicazione.
Il giudice d’appello ha il potere dovere di esaminare un documento ritualmente prodotto in primo grado nel caso in cui la parte interessata ne faccia specifica istanza nei propri scritti difensivi, mediante richiamo di esso nella parte argomentativa dei motivi formulati o delle domande ed eccezioni riproposte illustrando le ragioni, trascurate dal primo giudice, per le quali il contenuto del documento acquisito giustifichi le rispettive deduzioni”.
Come sapere se un avvocato può assistere in Cassazione?
Sapere se un avvocato ti può assistere in cassazione è semplice, basta chiederglielo.
A volte, se questo avvocato non è iscritto all’albo, ti indirizzerà ad un suo collega di fiducia, che essendo abilitato può seguire la tua pratica anche con il consiglio e la guida del tuo precedente difensore, che avrà il vantaggio di conoscere il tuo fascicolo.
Se invece vuoi controllare se il tuo avvocato è iscritto all’albo dei cassazionisti, vai sul sito dell’Ordine degli Avvocati (es. di Roma se il tuo avvocato è iscritto a Roma) e troverai evidenziato sotto il nome dell’avvocato se questo è iscritto o meno.
Quanto costa una causa in Cassazione?
Una causa in Cassazione ha un costo che dipende dalla materia, dalla difficoltà e dal valore della pratica.
Soccorrono le tabelle ministeriali ad indicare il giusto importo per i compensi del tuo avvocato in una qualsiasi causa, comprese quelle in Cassazione.
Il compenso di un avvocato per un giudizio in Cassazione in rari casi sarà inferiore di € 3.000,00.
Anche le spese vive sono una parte importante del costo da calcolare, e possono anche superare i 1500 euro.
Novità 2024 per avvocati cassazionisti
Per gli avvocati cassazionisti in Italia, nel 2024 si sono verificate alcune modifiche significative:
- Proroga dei Requisiti per l’Iscrizione all’Albo Cassazionisti: È stata estesa per un ulteriore anno la possibilità di iscriversi all’albo Cassazionisti secondo i requisiti precedenti alla riforma forense del 2012. In particolare, questo riguarda l’abilitazione al patrocinio davanti alla Corte di Cassazione e ad altre giurisdizioni superiori.
- Aumento del Contributo Annuale per il CNF: Dal 2024, gli avvocati cassazionisti dovranno pagare un contributo annuale più elevato al Consiglio Nazionale Forense. Questo aumento è di circa €14, portando il contributo annuale per i cassazionisti a €65. Questo rialzo riflette l’aumento dei costi e delle responsabilità del CNF dal 1998.
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avvocato mi serve un cassazionista, non so se meglio a roma o anche altrove. Sono stato difeso credo anche bene in commissione tributaria dal mio commercialista ma l’agenzia riscossione ha presentato ricorso in cassazione su un parte di sentenza dove in parte ho vinto in parte ho perso. Mi ricontattate?